Il mio studio di ricerca, presentato come tesi di laurea presso l’Università eCampus di Novedrate nel maggio 2021, esplora la possibilità di introdurre nuove regole nel poker live, proponendo gli “Skill Poker Index” (SPI) come strumento di regolamentazione del poker Texas Hold’em live. Dall’avvento delle World Series of Poker nel 1971, il poker è passato da un gioco da casinò a uno sport che richiede abilità e impegno per avere successo. L’analisi etnografica nel mio studio evidenzia la crescente presenza di giocatori esperti rispetto ai principianti nelle competizioni attuali. L’obiettivo della ricerca è stato di sviluppare un modello di torneo basato sugli SPI per contribuire alla regolamentazione del poker Texas Hold’em live, fornendo alla disciplina i requisiti richiesti dal CONI.
Skill Poker Index: valutazione dell’abilità nel poker live
La ricerca si articola in due settori: presentazione del quadro teorico e della logica dei tornei di poker dal vivo e definizione degli SPI come modulatori delle componenti padia e ludus, secondo la descrizione di Roger Caillois. L’idea è di favorire la componente ludus, tipica dei giochi considerati vero sport. L’elaborato dimostra come la componente padia influenzi l’esito di una performance, anche in un torneo di poker live, considerato poker sportivo. Gli Skill Poker Index applicati ai tornei dal vivo di poker Texas Hold’em possono fornire alle autorità decisionali un riferimento universalistico-deterministico, in grado di misurare il grado di abilità coinvolto nelle fasi critiche di All-In pre-river.
In conclusione, l’introduzione degli Skill Poker Index nel poker Texas Hold’em live offre una soluzione basata su evidenze scientifiche per la regolamentazione di questo settore in continua evoluzione, ponendo maggiore enfasi sull’abilità e l’impegno richiesti ai giocatori.
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